Dopo anni all’insegna di informazione superficiale usa e getta, flash news e infotaiment, è necessario riappropriarsi dell’idea e dell’esigenza di leggere – e dare vita – a un’informazione approfondita e di qualità. Negli ultimi anni, infatti, il giornalismo è stato profondamente influenzato dal marketing, da cui ha recepito una serie di tecniche più attente al confezionamento dei fatti che all’attendibilità e qualità dell’informazione veicolata.
Per invertire questa tendenza sono nate le procedure di fact checking (o verifica dei fatti), ovvero il monitoraggio delle notizie attraverso la verifica delle fonti, dei documenti e delle dichiarazioni dei soggetti coinvolti, sfruttando l’opportunità offerta dalla Rete e dal giornalismo civico.
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Qui l’intervista a De Biase
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