Dove finisce l’amore? Dove comincia il possesso? Non esiste un libretto d’istruzioni per le relazioni, solo con il tempo si può sperare di allenare vista e attenzione per scorgerne i confini. A volte netti, altre incerti, se non praticamente inesistenti.
Ogni relazione racconta una storia diversa, eppure ci sono segnali che si presentano puntuali, ogni volta che il possesso usurpa uno spazio che deve essere dell’amore. Parliamo della violenza sulle donne, che sfocia a volte in femminicidio.
A prescindere dai giudizi di merito espressi da qualcuno su questo termine, esiste un fenomeno che consiste nel violare, umiliare, tentare di cancellare una donna per il suo legittimo diritto ad esprimere sé stessa, pretendere libertà ed autodeterminazione, quando per riuscirci decide di chiudere una relazione ormai diventata tossica.
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