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Spesso capita di guardare quel che resta di grandi edifici dismessi con un pizzico di tristezza, immaginando l’alacre operosità che li ha caratterizzati un tempo e confrontandola con un presente fatto di ruderi. Ciò rende le esperienze di conversione e riqualificazione urbana preziose e, spesso, istruttive, come per l’ExFadda di San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi.
L’ExFadda, gestito da un gruppo di organizzazione locali che operano nell’ambito della comunicazione, della cultura e del sociale, (tra cui Sandei srl, Associazione Epifani Barbers, Associazione Magazzini Teatrali Dardagnam, Associazione Bendicò e le Stelle, Associazione Un Futuro a Sud e Associazione La Lanterna Magica) ha infatti una storia affascinante. L’ExFadda è nato nel luogo che ha ospitato lo stabilimento enologico Dentice di Frasso, immobile di grande pregio architettonico situato all’ingresso del centro abitato di San Vito dei Normanni. Il fabbricato fu realizzato ai primi del ‘900 dall’omonima famiglia allo scopo di costituire un opificio per la produzione vitivinicola a carattere regionale. L’edificio, che copre una superficie di circa 3.000 mq, si articola in tre corpi; la parte esterna, completamente recintata, si sviluppa su 15.000 mq. I due corpi di fabbrica principali presentano caratteristiche assolutamente peculiari: il primo, (circa 1.500 mq in muratura), ha 18 volte “a spigolo”, mentre il secondo (circa 1.000 mq) ha una copertura “a capriate” lignee di altissimo valore architettonico.

 

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