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«Ogni giorno bisogna avere degli obiettivi da rincorrere e da raggiungere con tutte le nostre forze. Per raggiungerli però, dobbiamo superare degli ostacoli. Ed è proprio la continua ricerca, senza essere mai contenti, che ci porta a capire qual è la strada giusta da prendere. Ordinary Miles, questo è il nome del disco perché l’augurio più grande è quello di porsi all’ordine del giorno dei chilometri da percorrere». Con queste parole Giuliano Vozella, giovane chitarrista barese, songwriter, ha presentato il suo secondo lavoro, Ordinary Miles, pubblicato dall’etichetta Workin’ Label e distribuito da IRD, in uscita il prossimo 10 marzo.

L’album è composto da 10 tracce in inglese che vanno dal folk al blues passando per il jazz, scritte e arrangiate da Vozella per un trio costituito da lui (chitarra e voce), Alessandro Grasso (basso e contrabbasso) e Michele Ciccimarra (batteria). Le sonorità del disco sono state ulteriormente impreziosite da archi, fiati, strumenti a percussione, pianoforte e hammond. Durante la lavorazione di Ordinary Miles il songwriter ha avuto modo di conoscere e collaborare con artisti come Carolina Bubbico, Matteo Terzi (in arte Soltanto), Sebastiano Lillo, Vincenzo Guerra, Eliana De Candia e Benito Turturro. Un lavoro, questo, che vuole sollecitare l’ascoltatore a perseverare nella ricerca della propria, unica, dimensione, senza farsi scoraggiare dalle difficoltà e apprezzando ogni istante, fino all’ultima goccia. La natura in tal senso ci aiuta, in quanto ci offre continuamente immagini, sapori, esperienze preziosi che consentono di rompere la meccanicità propria della routine che contraddistingue i tempi odierni.

Il viaggio in musica di Vozella comincia nel 2011, spinto dalla voglia di individuare l’esatto punto di equilibrio tra le potenzialità dello strumento e quelle della sua voce. Ispirandosi al cantautorato americano, l’artista idea e compone musiche e testi di tutte le sue canzoni. Nel febbraio 2012 pubblica il primo album da solista, Notes Through The Years, co-prodotto da IfeelAfricanOl’ e Valerio Vozella, che presenta così:  «l’idea dell’album è nata negli anni, proprio come racconta il titolo. La voglia di scrivere e comporre qualcosa per presentarla unicamente con la mia chitarra e la mia voce è stata una scelta quasi istintiva, perché era arrivato, per me, il momento di esplorare e di sperimentare questa nuova strada da solista. Così mi sono reso conto che i testi e le musiche di questo album erano già tutti pronti perché, nella mia vita, ho sempre dedicato uno spazio del mio tempo a lavorare in unplugged, quindi è bastato lavorare in studio ed ecco Notes Through The Years». Sei degli otto pezzi dell’album sono in lingua inglese, Vozella in proposito ha dichiarato: «si dice che la lingua italiana suoni peggio di quella inglese, anche se penso che sia sempre questione di gusto personale. Credo che porsi dei limiti mettendo dei paletti al di fuori dei quali non si possa scrivere in italiano, sia una scelta discutibile, poiché la musica è bella proprio perché permette di sperimentare le infinite sfaccettature. Quindi, perché imporsi che il testo di una canzone debba essere per forza in inglese? La scelta della lingua dei miei brani è sempre stata basata sulla sperimentazione delle due lingue che conosco (italiano e inglese)».

Notes Through The Years può essere definito un album da viaggio: sin dalle prime note, infatti, sembra di essere in cammino in una giornata con il cielo terso, con la voglia di muoversi senza chiedersi dove o quando si arriverà, assaporando “semplicemente” il paesaggio, i colori e gli odori. Il disco suscita reazioni lusinghiere da parte della critica, e vede Vozella protagonista di un lungo tour di promozione tra live e showcase radiofonici. Quindi nell’agosto 2012 con i BemollAnsemble vince il premio Most Original Artist al JazzUp Festival di Viterbo, e nel marzo dell’anno seguente partecipa al progetto del duo rap pugliese Soulciders realizzando due brani (Ode Infinita e Au Revoir) all’interno del loro disco Sickness&Cure, dove chitarra e voce s’incontrano con beat e rime.

 

In attesa di ascoltare Ordinary Miles, qui è disponibile il video teaser del disco e qui il making of; per maggiori informazioni sull’artista è possibile visitare questa pagina .

copertina ordinary rid

 

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