Ogni città ha il suo “scrigno”, un luogo emblematico in cui in un passato non necessariamente lontano si è prodotta e condivisa cultura, e che oggi, reinventandosi, acquista nuova vita, confermandosi punto di riferimento per chi intende assaporare appieno il territorio. Uno degli scrigni di Lecce è il Museo della Stampa.
«Il Museo ha sede negli spazi dove prima sorgeva l’antica Tipografia Martano», spiegano Chiara Tangolo e Monica Taveri (Grifone Arte Contemporanea). Questo «è il più importante in Italia per quantità e varietà di esemplari. Esplorando i suoi ambienti suggestivi si possono rivivere tutte le intense emozioni dell’affascinante lavoro tipografico; immaginare il ritmo frenetico delle macchine e dei torchi da stampa; si possono scoprire i maestri stampatori che con i loro caratteri (Bastoni, Bodoni, Metropole, Elvethia) hanno inciso fortemente sulla storia tipografica salentina e non solo, offrendo un notevole contributo alla formidabile arte della stampa. Qui il visitatore può accostarsi a tutte quelle macchine che hanno segnato la storia della stampa dalla pietra tipografica in carbonato di calcio agli apparati più complessi dei caratteri mobili e dei torchi, fino alle cosiddette memorie fredde delle piattaforme digitali e dei personal computer, come i Macintosh, primi veri rivoluzionari degli anni Ottanta».
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